Descrizione
Nel Museo etnografico di Lusevera si svolgono le lezioni di musica della Glasbena Matica, la nota scuola di musica della minoranza linguistica slovena del Friuli Venezia Giulia ove si insegna a suonare anche lo strumento della fisarmonica diatonica presente in ogni occasione aggregativa in valle, sempre e comunque intrisa della spontaneità e della vivacità tipiche della cultura popolare.
Sempre nei locali del Museo si riunisce per le prove il Barski oktet, coro di voci maschili che ha iniziato la sua attività nel 2008 su iniziativa di otto giovani dell’Alta Val Torre che hanno a cuore le radici e le tradizioni di questa terra. Il repertorio del coro contiene due canti religiosi scritti dal sacerdote friulano Oreste Rosso su testo del poeta dialettale locale Guglielmo Cerno, nonché composizioni originali proprie e canti della tradizione slovena e friulana.
La vivacità in campo musicale dell’Alta Val Torre è una realtà fatta anche di ricerca ed innovazione: interessante è la proposta di un gruppo di giovani locali “Genjido” che ha realizzato un video musicale sulla propria canzone nel dialetto sloveno del torre “ne bomo umarle – noi vivremo” (visionabile su you tube: http://www.youtube.com/watch?v=y22OSVM5clk). Altra formazione musicale, i Bk evolution, ha realizzato nel 2010 un cd dal titolo “Jablen”, che nel dialetto del Torre significa “il melo”. Il cd raccoglie 12 canzoni originali (la maggior parte delle quali nel dialetto sloveno del Torre) e vanta importanti collaborazioni artistiche, come quella del poeta sloveno Feri LajnšÄek, della poetessa resiana Silvana Paletti e dell'artista di Subit Barbara Tomasino.
Per i curiosi del web: http://www.youtube.com/watch?v=KF9nbdv26bc